IL TORDO
In un bel giorno primaverile, si intravedeva un florido nido pieno uccellini che cinguettavano affamati chiedendo cibo alla loro madre premurosa.
Il tordo più grande tra tutti era anche il più affamato e quello con gusti prelibati e raffinati e, non accontentandosi del cibo marcio della madre faceva sempre molti capricci.
Quando arrivò all'età giusta decise di procurasi il cibo che desiderava da solo. Fù così che passo gran parte del suo tempo a svolazzare tra un fiore all'altro delle sue piante prefeirite.
Durante uno dei suoi tanti giri golosi, il tordo vide una bella pianta di mirtillo con un colore bello e lucente e quindi decise di avvicinarsi e assaggiare con cautela la sua nuova pianta. Gli piacque tantissimo e fece una bella scorpacciata. Contento e soddisfatto decise di ritornarci il giorno seguente...
Sfortunatamente il tordo attirò l'attenzione di un esperto cacciatore di uccelli che, splamò un gel appiccicoso nella pianta di mirtillo.
Il giorno seguente l'uccellino ritornò con entusiasmo nella sua pianta preferita, ma appena posò le zampette sul ramo rimase intrappolato dal gel messo dal cacciatore e, capendo di essere in pericolo, cominciò a piangere e gridare più forte possibile. Fortunatamente la mamma arrivò pochi istanti prima del cacciatore e grazie al suo preciso e affilato becco riusci a liberare le zampette del figlioletto.
Il tordo capì che nella vita bisogna essere più attenti e che non bisogna farsi guidare dalla golosità!
La morale della favola insegna di resistere alle tentazioni perchè possono portare in grave pericolo o, a volte, si può rischiare la vita.
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