L'AQUILA E LO SCARAFAGGIO
Un'aquila affamata era a caccia di una lepre...
Ne trovò una e la inseguì; la lepre incapace di sopravvivere chiese aiuto ad un animale sotto i suoi occhi: lo scarafaggio.
Lo scarafaggio le fece animo e quando vide l'aquila avvicinarsi le implorò di non mangiare la povera lepre, ma lei rifiutò e sbranò sotto i suoi occhi la lepre.
Lo scarafaggio si offese molto e decise di attaccare indirettamente l'aquila sorvegliando continuamente ogni suo spostamento. Cercava sempre ogni suo nido e quando lo trovava le buttava giù le uova appena deposte facendole roteare e quindi provocandone la rottura.
Fino a quando un giorno, l'aquila, cacciata da ogni parte, chiese aiuto a Zeus, per trovare un posto sicuro per le sue uova. Zeus le concedette di deporre le uova nel proprio grembo. Ma quando lo scarabeo vide il nascondiglio, fece una pallottola di sterco, volò sopra il grembo di Zeus e ve la lasciò cadere dentro.
Zeus, infastidito dalla palla di sterco, cercò di levarla e, senza rendersene conto fece, cadere anche le uova dell'aquila.
Da allora, si dice che nella stagione in cui appaiono gli scarafaggi, le aquile non covano.
La morale della favola insegna a non disprezzare nessuno, perchè nessuno è tanto debole e indifeso da non vendicarsi.
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